martedì 19 marzo 2013

Omogenitorialita’: Festa del papà abolita in un asilo di Roma



Oggi,  19 marzo, è la Festa del Papà, ricorrenza che si festeggia anche in molte scuole.
Ma poiché si è allargato in concetto di famiglia, può capitare che un ragazzino abbia due mamme.

Il problema si è posto in una scuola materna di Roma dove, dopo aver consultato una psicologa, è stata cancellata la festa del papà, optando per una generica festa della famiglia. 
Ovviamente è stata polemica: un gruppo di genitori ha protestato e  scritto al municipio e al Comune, chiedendo che strano tipo di atteggiamento politically correct e tolleranza sia quello in cui, per non "discriminare" un bambino, si finisca per discriminarne 30.

L'Amministrazione, ha risposto prontamente, mediante l'Assessore alla Famiglia Gigi De Palo il quale in una lettera inviata a direttori e insegnanti delle materne comunali, invita a non far prevalere l'ideologia sul buon senso. La lettera continua affermando che non è giusto privare gli altri bimbi della festa del papà.

Tuttavia,  secondo Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo alla Sapienza non è giusto parlare di discriminazione e che bisogna essere vicini alla sensibilità dei bambini. In una circostanza simile, chi ha due mamme o chi ha perso il papà può rimanerci molto male, sentirsi escluso, emarginato.

La festa del papà è un'invenzione recente, risponde in gran parte a esigenze commerciali e visto che oggi esistono famiglie monogenitoriali, adottive, omogenitoriali, separate e ricomposte, a parere dell'esperta è molto più logico fare la festa della famiglia.

Giuseppina La Delfa, presidente delle famiglie Arcobaleno spiega che i genitori omosessuali sono madri o padri e non hanno nessuna preclusione a festeggiare i papà e le mamme, le nonne e i nonni. Bisogna rimettersi in discussione, gli insegnanti hanno il dovere di tutelare i piccoli e stimolare i loro orizzonti, senza creare differenze e pregiudizi...

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