venerdì 17 maggio 2013

Intervista a Silvia Manzani, autrice de "Figli di uno stesso sesso"



Silvia Manzani nasce a Ravenna nel 1981 e dopo essersi laureata in Scienze internazionali e in Educatore d’infanzia ha lavorato come giornalista per testate come “La Voce di Romagna” e “Il Sole 24 ore”.
Silvia da piccola mentre una sera come tante guarda il telegiornale, sente parlare di genitori omosessuali e sentir dire che “un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà” la colpisce nel profondo.
Anni dopo, era il 2010, viene a sapere che  la facoltà di Scienze della formazione di Bologna ha organizzato un seminario “Bambini e bambine con genitori omosessuali”. Da quel giorno inizia a documentarsi e i suoi studi l’hanno portata a scrivere “Figli di uno stesso sesso – Abbattere le barriere educative nei confronti delle famiglie omogenitoriali”.

Un libro davvero interessante poiché analizza la questione da molti punti di vista: comincia dando qualche numero e statistica su queste famiglie per poi affrontare lo sviluppo dei bambini cresciuti con genitori gay passando dal contesto legislativo nei Paesi Europei.
A lei la parola.

Silvia, tu oltre che giornalista sei educatrice per l’infanzia. I bambini come vedono la famiglia omogenitoriale?...






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giovedì 2 maggio 2013

Intervista a Chiara Rap, regista di “Regina Bianca”


Dopo avervi parlato di Regina Bianca, corto sull’omogenitorialità, che ha anche vinto il Premio per la migliore sceneggiatura alla 6° edizione del “Festival Internazionale Film Corto Tulipani di Seta Nera: Un Sorriso Diverso”, ho intervistato per voi la regista Chiara Rap.

Come è nata l’idea di trattare una tematica di questo tipo in un corto?
Why not? (sorride, ndr). Questo è il secondo lavoro che ho portato a termine con tematica omosessuale, anche se il primo non affrontava la questione della famiglia. In realtà, ho pensato che non veniva mai trattato questo argomento, desideravo mostrare la famiglia omogenitoriale come non si vede mai: si parla dei diritti, delle manifestazioni… Però poi non viene mai mostrata la normalità della famiglia. Quindi l’idea scaturisce dalla necessità di comunicare questa realtà.

Come hai strutturato la psicologia dei personaggi?
In primis, i personaggi sono tutte donne. L’unico uomo è il bimbo, Federico, alla sua prima esperienza attoriale. Ci tenevo molto a inserire questo bambino in una società matriarcale.
Andrea, la protagonista è molto simile alla nonna ed è invece completamente diversa da sua madre, che è un po’ femme fatale. La giovane è in conflitto con entrambe per motivi diversi: con la madre perché a livello caratteriale sono differenti, non si trovano, con la nonna invece perché quest’ultima non ha accettato l’omosessualità della nipote, quindi c’è stata una rottura. La caratterizzazione dei personaggi è data quindi dai conflitti.
Bea invece, la compagna di Andrea, è un personaggio più passivo. Anche perché per essere stata con Andrea tanto tempo è a lei complementare. Tuttavia ha avuto una piccola scappatella che Andrea non le riesce a perdonare.

Le attrici come si sono trovate sul set?
Molto bene, erano tranquille. Quando fai questo lavoro avere difficoltà a trattare un tema piuttosto che un altro può essere un problema. Per il ruolo di Bea ad esempio ho fatto provini a diverse mamme con bambini, una di queste non riusciva a relazionarsi con questo personaggio. Quindi dovendo cimentarsi in scene di improvvisazione con Andrea aveva anche difficoltà a baciarla.
La nonna all’inizio ha avuto problemi ad entrare nel personaggio perché non contemplava che potesse nascere un conflitto tra nonna e nipote per questo motivo. Ci ha stupito tanto!
Il bambino era molto tranquillo, per lui era un gioco! La protagonista Andrea entrava e usciva dal personaggio senza problemi.

Interessanti anche le musiche. Di chi sono?...

L'intervista continua qui

giovedì 18 aprile 2013

La storia di Karen e Janice, mamme di 5 figli



Sono Karen.
Quindici anni fa a lavoro ho conosciuto la mia partner Janice, che non posso ancora chiamare legalmente mia moglie. Fui immediatamente presa da lei e volevo sapere tutto di lei.
Per iniziare a conoscerci abbiamo cominciato ad uscire con altri colleghi. Janice non viveva una relazione con una donna da quasi 20 anni. Io ero appena uscita da una storia di 8 anni e subito dopo  ne avevo iniziata una con Janice. Tipico. Nel giro di circa un mese ho traslocato da lei e poco dopo siamo diventate inseparabili.
Come in molte situazioni sono partita in quarta, con le mie grandi idee sul mettere su famiglia insieme . Un'idea alla quale Jan aveva quasi rinunciato. E un anno dopo abbiamo cominciato a provare ad avere un figlio...





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mercoledì 10 aprile 2013

“Regina Bianca”, cortometraggio sull’omogenitorialità di Chiara Rap



“Regina Bianca” di Chiara Rap, in concorso alla XII edizione del Rome Independent Film Festival, è stato proiettato sabato 6 Aprile 2013 al Nuovo Cinema Aquila.
Chiara Rap, giovane filmmaker di origine siciliana, torna alla regia e lo fa raccontando una nuova storia che ha per protagoniste delle giovani donne omosessuali. Dopo “Pepe Nero”, in cui il tema riguardava la scelta d’amore e, in particolare, dell’amore verso una persona del proprio sesso, “Regina Bianca” racconta la famiglia, in particolare i problemi ordinari di una famiglia.

Un film che parla solo indirettamente di diritti perché, dichiara la regista, “Mi interessava mostrare che le coppie e le famiglie omogenitoriali si trovano ad affrontare problematiche identiche a quelle eterosessuali”.

“Regina bianca” racconta le vicende di una famiglia omogenitoriale formata da Andrea, Bea e il loro piccolo Federico alle prese con i contrasti causati da una società cieca che non accetta simili realtà. Ma quando ad opporsi all’unione c’è anche la propria famiglia di origine allora le cose si complicano davvero.

Infatti Andrea e sua nonna non si parlano da anni...
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mercoledì 27 marzo 2013

Intervista all'Avvocato Francesco Bilotta, fondatore dell'Associazione Avvocatura per i diritti LGBTI - Rete Lenford




Francesco Bilotta è ricercatore di Diritto privato nell'Università di Udine. Svolge la professione di Avvocato a Trieste e Udine. Si occupa di tutela delle persone LGBTI nell'ambito dell'Associazione Avvocatura per i diritti LGBTI - Rete Lenford, di cui è uno dei fondatori.
Dopo aver letto i suoi interessanti saggi “Omogenitorialità, adozione e affidamento famigliare”, due estratti di Il diritto di famiglia e delle persone, ho deciso di intervistarlo.

A lui la parola.

Francesco, apri “Omogenitorialità, adozione e affidamento famigliare” parlando di “omonegatività”. Di cosa si tratta?...



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